Hall, la mostra

Opera di Luca Coclite

All’interno del progetto “Et in terra Pacis”,

a cura di Ramdom,

con la collaborazione di Mattia Epifani

Corso Umberto I 37, Gagliano del Capo (Lecce)

 21 dicembre 2017 al 14 gennaio 2018

Opening 21 dic ore 18:00

 

Ramdom presenta l’opera d’arte visiva “HALL” di Luca Coclite, nata da un’idea dell’artista in collaborazione con il regista Mattia Epifani. Concepita nel corso del 2017 all’interno del progetto “Et in terra Pacis”, è stata realizzata grazie al contributo del bando Nuove Opere – Arti Visive SIAE | Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura e MiBACT.

Il lavoro video, che prende le forme di una videoinstallazione multimediale attraverso l’utilizzo di dispositivi intermediali, racconta tre storie che hanno attraversato dal 1960 ad oggi un luogo simbolico della storia del territorio salentino: l’ex centro di permanenza temporaneo Regina Pacis a San Foca, località balneare nel Comune di Melendugno.

In origine adibita tra la fine degli anni Sessanta e metà Ottanta a colonia estiva per bambini, la struttura è stata trasformata dal 1998 al 2006 nel più grande c.p.t. italiano, finito nella bufera di molti scandali giudiziari per le violenze subite dai rifugiati. Oggi è un ecomostro abbandonato che si appresta a diventare un resort a cinque stelle.

Regina Pacis rappresenta un luogo contraddittorio di passaggio e frontiera che, come il Salento, negli ultimi sei decenni ha vissuto una profonda metamorfosi segnata da tre differenti momenti della sua storia: l’epoca della tradizione e della dimensione popolare (ormai perduta), gli anni dell’immigrazione (dai Balcani e dal nord Africa) e l’era del turismo di massa. In continua trasformazione a seconda della funzione affidatale dal presente, nella sua concretezza, rimane indifferente ai destini di chi lo abita.

Nel display multimediale le tre diverse realtà si toccano al confine dello schermo, senza soluzione di continuità e dialogano con lo spettatore in maniera immersiva.

Si vuole riflettere sul tema dell’accoglienza, declinata secondo i suoi diversi significati: accoglienza turistica come risultato delle relazioni (il più delle volte fittizie) del turista con l’intero sistema locale, sistema d’accoglienza sul territorio rivolto ai richiedenti asilo, rifugiati e destinatari di protezione sussidiaria.

Vengono analizzati concetti chiave, tra cui la condivisione e il suo contradditorio, il luogo inteso come custode di memorie, reclusione, conflitto e contaminazione.

La mostra “HALL” è parte del programma OFF di Lands End Contemporary Art Festival.

Luca Coclite (Gagliano del Capo, 1981) è un artista visivo, che concentra la sua ricerca sull’immagine contemporanea legata al paesaggio e all’architettura per indagare contesti sociologici.

Nel 2011 fonda Ramdom assieme a Paolo Mele diventandone curatore artistico. L’associazione di produzione culturale promuove progetti d’arte contemporanea, come Indagine sulle Terre Estreme. La base operativa e lo spazio espositivo si trovano al primo piano della stazione ferroviaria di Gagliano – Leuca, ultima attiva nel sud-est d’Italia.

È co-fondatore del collettivo artistico Casa a Mare, tra Bologna e la Puglia.

Ha preso parte a residenze artistiche internazionali e partecipato a numerosi festival. Espone con regolarità in spazi pubblici e privati. Attualmente è rappresentato dalla Galleria Nowhere di Milano.

www.lucacoclite.it

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Hall di Luca Coclite – Teaser

Ramdom presenta in anteprima un estratto dell’opera “Hall” di Luca Coclite.
L’opera è parte del progetto “Et in terra pacis”, realizzato da Ramdom con il supporto di SIAE | Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura e MIBACT.

Note di lavorazione. Mattia Epifani

Il Regina Pacis è un luogo di vicende sommerse e di storie dimenticate. Fatti, immagini e ricordi si sommano in innumerevoli strati di memoria che rendono complessa la ricostruzione del suo passato e delle realtà che lo hanno attraversato. La chiave d’accesso alle memorie criptate di questo luogo sono i documenti visivi e sonori prodotti negli anni in cui il Regina Pacis è stato un luogo abitato, vissuto. Il processo produttivo del video sperimentale Et In Terra Pacis inizia dalla scoperta dei materiali audiovisivi e sonori prodotti durante gli ’90. Materiali che portano alla luce personaggi e volti del suo passato torbido.

Al via il progetto Et ti Terra Pacis

Parte ufficialmente oggi il progetto Et in Terra Pacis, realizzato da Ramdom grazie al supporto del bando SIAE | Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura e MIBACT.

Et in terra Pacis è un’opera d’arte visiva pensata nella forma del docufilm sperimentale. Il docufilm racconta tre storie che hanno attraversato dal 1960 ad oggi un luogo simbolico della storia del territorio salentino: l’ex c.p.t. (centro di permanenza temporaneo) Regina Pacis. Un luogo emblematico e metaforico, nato negli anni ’60 come colonia estiva per bambini, nel 1998 è diventato il più grande c.p.t italiano, finito poi al centro di scandali giudiziari per le violenze subite dai rifugiati e oggi è un ecomostro in rovina che si appresta a diventare un resort a cinque stelle.

I lavori si chiuderanno a dicembre 2017, con una presentazione ufficiale del lavoro realizzato dai due artisti. In questo blog potrete seguire gli aggiornamenti sulle fasi di ricerca e produzione.